Quale è quel punto di osservazione che permette di risolvere anche i problemi “irrisolvibili”?

Se ti è già capitato di lavorare nella risoluzione di un problema comportamentale, avrai sicuramente notato che una delle più grandi sfide è lavorare sulle emozioni, specialmente quando hanno una intensità molto alta.

Ansia, disperazione, terrore, depressione, angoscia, senso di inadeguatezza, conflitti sociali, rabbia, aggressività sono tutte emozioni dalla alta intensità (e sono anche frequentissime).

In questi casi, come soluzione, si richiede al Compagno Umano un iter lungo, macchinoso e dai risultati lenti.

E spesso accade che lascino il percorso e ci sentiamo frustrati e sprovvisti di strumenti veloci e realmente efficaci.

Ma non solo… lavorando da tanti anni con i fiori di Bach ed avendo formato tanti educatori cinofili, mi sono resa conto che il mondo delle emozioni dei nostri compagni animali risulta ancora molto misterioso: chi non ha studiato i fiori di Bach ancora fatica molto a decifrare in modo minuzioso ciò che provano cani e gatti (e quando riesce, è molto difficile fare qualcosa in merito).

Cosa fare, ad esempio, se un cane non riesce a superare la morte di un compagno? Oppure, cosa fare quando si dispera e distrugge casa quando resta solo (a parte rinchiuderlo in un trasportino o dargli un kong)?

Cosa fare se un gatto è terrorizzato dall’arrivo in casa di un altro gatto? Come liberarlo da quel terrore e da quella diffidenza se, casomai, è anche remissivo (e l’altro più prepotente)?

Come si accompagnano verso la serenità gli animali che provano terrore, che hanno una forte imitazione sociale (e quindi scarsa conoscenza di sé), che soffrono di pessimismo, depressione, senso di smarrimento e così via?

Sempre più spesso mi rendo conto che esistono delle emozioni molto profonde che sottostanno ai problemi comportamentali e che spesso, senza riconoscerle in modo preciso e senza l’utilizzo attento dei fiori di Bach, non riescono a trovare un equilibrio.

Per questo ho creato il Master: Consulenti di fiori di Bach nella Relazione Uomo – Animale, per lavorare non solo su difficoltà comportamentali più semplici come pausa, ansia, iperattività, perdita di controllo ma anche su temi esistenziali come la perdita di orientamento (“io chi sono?”), la nostalgia, il bisogno di ricevere sempre delle conferme, gli shock emotivi e così via. 

Lavorare su questi temi è possibile perché i Fiori di Bach hanno al loro interno una informazione archetipale, un messaggio di guarigione che porta le anime a recuperare la propria memoria rispetto alle proprie virtù e alla propria identità.
 

La trasformazione promossa dai fiori è una trasformazione di tipo spirituale, è una forma di evoluzione interiore in cui andiamo a recuperare ciò che in passato abbiamo perso a causa di eventi, condizionamenti, idee e esperienze che ci hanno e segnato e “piegato”.

Non importa se l’anima è incarnata in un cane, in un gatto, in una persona o in una pianta: per ogni forma di vita c’è un percorso di riappropriazione delle propria felicità. Di cui noi, Consulenti di fiori di Bach nella Relazione Uomo – Animale, diventiamo sostenitori e coadiutori. 

Vuoi imparare ad usare i fiori di Bach sia per le persone, sia per gli animali?

Vuoi trasformare la loro relazione in uno strumento evolutivo?

Autore: Federica Roano

Consulente di fiori di Bach per persone e Animali, Educatore Cinofilo e fondatrice del Master in Consulente di Fiori di Bach nella Relazione Uomo – Animale.

Accedi al Master in Consulente di Fiori di Bach nella Relazione Uomo – Animale

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